domenica 2 settembre 2012
Torino-Pescara 3-0,in 10 il Pescara
Un brutto ed inconcludente Pescara, poco reattivo e penalizzato dall’inferiorità numerica maturata per l’espulsione di Terlizzi al 27’pt, esce battuto dall’Olimpico di Torino per 3-0 grazie alle reti di Sbrigna al 34’pt, Brighi al 14’st e Bianchi al 18’st. Inutile la parata di Perin sul penalty di Bianchi, decretato nella circostanza del rosso a Terlizzi, dunque, e Pescara che resta a quota 0 punti dopo due partite. C’è da lavorare, e tanto, per Stroppa per rendere una vera squadra il Delfino; con i granata, inoltre, poche le note liete per gli abruzzesi a differenza del precedente match nel quale nonostante la rotonda sconfitta qualche motivo di ottimismo si era visto (il piglio dei biancazzurri e qualche buona trama offensiva che in questa circostanza ha gravemente latitato). La pausa del campionato sarà fondamentale in vista del lavoro da fare per i biancazzurri finalmente al completo.La partita. Sul fronte formazioni, Stroppa rivoluziona il suo undici iniziale: rispetto agli uomini che hanno affrontato l’Inter, infatti, il tecnico dannunziano inserisce Bocchetti, Terlizzi, Blasi e Bjarnason al posto di Balzano, Romagnoli, Colucci e Nielsen facendo esordire dunque 3 nuovi arrivi e rispolverando Bocchetti per dare maggiore equilibrio alla fase difensiva.. La soluzione scelta, consente di modificare in corsa, senza ricorrere necessariamente ai cambi, l’assetto tattico: con Bjarnason dietro al punta, infatti, prende forma il 4-2-3-1 mentre con l’islandese sul centrosinistra, Cascione funge da centrale e Blasi da mezzala destra più di lotta che di governo. In fase difensiva, in entrambi gli assetti adottati, Cascione e funge da perno centrale davanti la difesa con gli esterni che arretrano sulla linea di Blasi e Bjarnason in una sorta di 4-1-4-1 con Jonathas, preferito inizialmente a Vukusic, come centravanti boa. In casa piemontese, invece, rispetto alle formazioni annunciate stamane da ForzaPescara.Tv, Ventura inserisce Sgrigna in avanti nel suo 4-2-4 a far coppia con bianchi lasciando in panchina Meggiorini, Sansone e Cerci (in campo sugli esterni Santana e Stevanovic). La gara sin dalle battute iniziali sembra agonisticamente valida anche se latitano a lungo le occasioni da rete: il Torino sembra più intraprendente degli ospiti ma nonostante il piglio aggressivo e il maggior possesso palla dei granata tanto Perin (se si eccettua al minuto 12’, lo scatto di Sgrigna sul filo del fuorigioco ed il suo diagonale destro bloccato) quanto Gillet restano sostanzialmente inoperosi per i primi 25’. Al 27’ il momento chiave del match: scambio in area tra Sgrigna e Bianchi con fallo di Terlizzi sul numero 9 granata. Per l’arbitro non c’è dubbio, penalty per i granata ed espulsione per Telizzi. Dalla battuta Bianchi si fa ipnotizzare da Perin e fallisce la realizzazione. Corre subito ai ripari Stroppa inserendo Romagnoli per Caprari e ridisegnando l’assetto tattico (4-4-1 con Bjarnason a sinistra e Weiss a destra anche se spesso si scambiano di corsia) dopo aver tirato un sospiro di sollievo. Al 34’ il Torino passa comunque in vantaggio: un nuovo fraseggio stretto tra Bianchi e Sgrigna, con il centravanti a far da torre per l’esordiente, libera al tiro il numero 10 che batte Perin. La gara diventa veramente complicata per il Pescara che, sotto di una rete e di un uomo, vede la strada verso i primi punti in stagione davvero in salita. Frastornati, Cascione & Company non riescono a mettere la testa fuori dalla propria metà campo, nonostante una pressione non eccezionale del Toro, ed il primo tempo scivola via senza altre emozioni ed occasioni, recupero compreso (2’).Stroppa manda subito in campo Vukusic, all’esordio in Italia, per Jonathas ad inizio ripresa; nessun cambio invece per Ventura. Al 5’, Perin con una respinta di piedi che ha del miracoloso nega la doppietta personale a Sgrigna e lascia al Delfino la speranza di recuperare nei restanti 40’ lo svantaggio; lo stesso Sgrigna ci prova nuovamente al 9’ ma senza inquadrare lo specchio della porta. Vukusic soffre di solitudine in avanti ed il delfino non riesce ad imbastire una qualche trama offensiva interessante o solo vagamente pericolosa; il Toro, conseguentemente, ha gioco facile nel gestire il vantaggio e raddoppia. E’ il 14 quando Brighi supera Perin per il 2-0 granata trasformando in oro un assist arretrato dello scatenato Sgrigna (partito in sospetta posizione di fuorigioco). Dopo 4’, Bianchi surclassa in stacco aereo Capuano e con una perfetta incornata supera Perin e porta a 3 le marcature piemontesi. E’ notte fonda per la Stroppa’s Band. La reazione biancazzurra si concretizza nel primo tiro in porta della sua gara con Romagnoli che trova sulla sua strada Gillet a dire di no. Al 30’, Stroppa inserisce Colucci per Cascione terminando i campi a disposizione. La partita è ineluttabilmente segnata e non regala molte altre occasioni da raccontare ai cronisti; al 42’ Perin respinge, coprendo bene il primo palo, una conclusione di Santana da posizione defilata a sinistra. Non accade altro sino al triplice fischio e dunque il match termina con l’affermazione dei padroni di casa.Brutta sconfitta, non solo nel punteggio ma soprattutto a livello di prestazione, per il Pescara di Stroppa che ora dovrà sfruttare al meglio i 15 giorni di lavoro che si prospettano all’orizzonte senza impegni di campionato per assumere una propria identità ad un gruppo rinnovatissimo e mettere nel dimenticatoio la trasferta di Torino.
Torino-Pescara 3:0
Marcatori: 34’ pt Sgrigna, 14’ st Brighi, 18’st Bianchi
Torino: Gillet, Darmian, Ogbonna, Glik, Masiello, Brighi, Gazzi, Stevanovic (27’st Cerci), Bianchi (32’st Sansone), Sgrigna (19’st Meggiorini), Santana. All. Ventura. A disp Gomis, Rodriguez, D’Ambrosio, Basha, Di Cesare, Vives, Verdi
Pescara: Perin, Zanon, Terlizzi, Capuano, Bocchetti, Blasi, Cascione (30’st Colucci), Bjarnason, Caprari (29’pt Romagnoli), Jonathas (1’st Vukusic), Weiss. All. Stroppa. Pelizzoli, Crescenzi, Romagnoli, Abbruscato, Celik, Balzano, Brugman, Nielsen, Cosic, Quintero.
Arbitro: sig. Russo di Nola (assistenti Posado e Faverani, Giudici di porta Doveri e Gavillucci, IV Uomo Liberti)
Ammoniti: Zanon, Blasi (P), Darmian (T)
Espulsi: Terlizzi (P) al 27’ pt.
Note: Bianchi si fa parare al 28’pt da Perin un calcio di rigore. Pescara con il lutto al braccio per la recente scomparsa di Dino D’Antonio.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento