E’ una bolgia biancazzurra, veramente da brividi (20.340 circa le presenze sugli spalti), lo Stadio Adriatico con uno striscione in Curva Nord in ricordo di Domenico Rogante, la cui memoria è stata omaggiata nel pre-partita con uno struggente video sul tabellone (ed un mazzo di fiori deposto da Immobile e Bianchi sotto la Curva), ed una coreografia splendida all’ingresso delle squadre in campo. Sul fronte formazioni, Zeman conferma le anticipazioni della vigilia offerte da ForzaPescara.TV, con Zanon a destra in luogo di Balzano e Ragni per lo squalificato Anania, eccetto la riproposizione nella partita più importante dell’anno di capitan Sansovini in luogo di Caprari. Sul fronte opposto, invece, Ventura opta per Sgrigna e Pasquato in campo nel 4-2-3-1 con buona pace di De Feudis, Meggiorini e Bianchi che si accomodano in panchina. Clacio d’inizio affidato al Delfino che nella prima frazione di giuoco attacca verso la porta posizionata sotto il fulcro del tifo biancazzurro, la Nord. Subito pericoloso il Pescara al 3’, ma sul cross dalla destra di Zanon Darmian colpisce di petto verso Benussi che blocca; lo stesso Benussi un minuto dopo esce in sicurezza su Immobile. Il piglio dei dannunziani è aggressivo sin dall’inizio ed i piemontesi agiscono di rimessa cercando le imbucate centrali con cambi di gioco rapidi per mettere in difficoltà Capuano e soci. Al 10’ Pescara in vantaggio e tripudio di gioia all’Adriatico: Lorenzo Insigne, lanciato magistralmente da Verratti alle spalle della retroguardia granata, dribbla anche Benussi e deposita in rete prima di festeggiare sotto la Curva Nord accerchiato dai compagni. Non cambia nemmeno con il vantaggio abruzzese il tema tattico del match con i padroni di casa ad avere costantemente in mano le operazioni sul rettangolo verde. Al 16’, rischia l’autorete Di cesare con un retropassaggio aereo che chiama Benussi agli straordinari (ma la sfera, anche se non bloccata in tuffo dall’estremo ospite, sarebbe probabilmente uscita fuori). Al 19’ punizione dal limite dell’area dannunziana, in zona centrale proprio all’altezza della mezza luna: calcia Pasquato ma ragni si supera e devia in corner (senza esiti). Lo stesso Pasquato, su disimpegno difensivo errato di Verratti, calcia da fuori area ma la palla termina a lato; sul capovolgimento di fronte ci prova Insigne, defilato a sinistra, ma senza creare grandi insidie.Fa molto possesso palla, facendo girare la sfera in attesa di fiammate del proprio poker d’assi offensivo, il Torino di ventura ma il Pescara di Zeman fa buona guardia e gestisce, alla propria maniera, il vantaggio. Al 28’, dagli sviluppi di un calcio d’angolo Ragni blocca a terra su insidiosa incornata di Ogbonna; due minuti dopo su cross di Zanon si alza in sospensione Immobile per colpire di testa con la fera che termina alta sulla traversa. Al 35’, nuova magia del Folletto di Manoppello Verratti che illumina la scena, rubando un pallone e lanciando per Cascione, ma l’intervento in extremis di Di Cesare evita guai al Toro (nulla di fatto dal corner susseguente). Un minuto dopo, un bolide di Nielsen da distanza siderale sibila alla sinistra di Benussi senza centrare lo specchio della porta granata. Al 43’, una punizione calciata all’improvviso da Pasquato chiama Ragni al super intervento e la palla, che scheggia anche il palo, termina in corner (senza esiti). Allo scadere, su uno schema da calcio piazzato, Romagnoli coglie di testa l’esterno della rete: è il preludio al raddoppio. Al 46’, infatti, Ciro Immobile con un colpo di testa precisissimo su cross di Zanon da destra, trafigge Benussi e manda in visibilio il popolo Pescarese. Subito dopo le squadre vanno al risposo con i biancazzurri in vantaggio, dunque di due reti.
Ad inizio ripresa, ventura getta subito nella mischia Surraco per Stevanovic (inconsistente); nessun cambio per Zeman. Al 2’ ci prova da fuori Insigne ma senza fortuna. Al 4’, Romagnoli libera di testa un’azione insidiosa di matrice granata in area di rigore (sugli sviluppi del corner susseguente, Toro in gol ma a gioco fermo). Al 7’, una ripartenza condotta da Sansovini non produce esiti con il capitano che prova il pallonetto che termina fuori. Zeman inverte gli esterni offensivi capendo che può mettere ancora di più in difficoltà il team di Ventura ma recede dopo qualche minuto dal suo proposito; il Toro, invece, non sembra trovare le misure giuste per impadronirsi del centrocampo ed invertire la rotta che lo vede in difficoltà. Al 19’, Ventura sceglie Meggiorini per sostituire Pasquato e dare peso specifico al proprio anemico attacco. Al 24’, Nielsen ruba palla sulla trequarti ed innesca Immobile ma il diagonale dell’ex Juve è impreciso e non porta a tre le marcature abruzzesi. Al 25’, lo stesso Immobile, leggermente claudicante, lascia il campo in favore di Caprari con Sansovini che si posiziona centravanti. Al 28’, break pescarese condotto dal ruba palloni Nielsen ma la conclusione finale di caprari sibila a fil di palo come quella di Insigne un minuto dopo che aveva illuso il pubblico biancazzurro. Dilaga sul piano del gioco il Pescara ma è ancora impreciso sotto porta con Insigne. Al 35’, Kone nel Pescara rileva Sansovini per un Pescara più abbottonato con Insigne centrale e Cascione leggermente più avanzato sull’out mancino (il Toro ha esaurito i cambi con l’ingresso di De Feudis per Iori). Non c’è forcing finale da parte del Toro, come sarebbe lecito aspettarsi, ed il Delfino con relativa tranquillità porta il match verso le battute conclusive. Al 40’, Gessa rileva Cascione, infortunatosi in un contrasto e costretto ad uscire. Al 41’, Ragni si supera a tu per tu con Sgrigna e la sfera che colpisce l’accorrente Capuano carambola sul palo per il brivido pescarese e la disperazione torinista. Al 41’, viene ammonito Romagnoli: diffidato, salterà il prossimo match. Non accade molto altro, inclusi 4' di recupero, al triplice fischio dell’arbitro Giacomelli è solo gioia e godimento per Pescara e la sua squadra!
Pescara – Torino 2:0
Marcatori:10’ pt Insigne (P), 46’ pt Immobile (P)
Pescara: Ragni, Zanon, Capuano, Romagnoli, Bocchetti, Nielsen, Verratti, Cascione (40’ st Gessa), Sansovini (35’ st Kone), Immobile (25’st Caprari), Insigne. All. Zeman. A disp. Cattenari, Brosco, Balzano, Togni, Maniero
Torino: Benussi, D’Ambrosio, Ogbonna, Di Cesare, Darmian, Basha, Iori (30’ st De Feudis), Stevanovic (1’st Surraco), Antenucci, Sgrigna (19’ st Meggiorini), Pasquato. All. Ventura. A disp. Morello, Zavagno, Masiello Bianchi.
Arbitro: sig. Giacomelli di Trieste coadiuvato dagli assistenti Marrazzo e Paganessi, rispettivamente di Tivoli e Bergamo; IV Uomo: sig. Baracani di Firenze
Ammoniti: Capuano, Zanon , Romagnoli(P), Di Cesare (T)
Note: 20.340 le presenze sugli spalti dei quali 398 tifosi ospiti nel settore loro riservato e 2.882 abbonati biancazzurri per incasso complessivo di euro 172.511,00
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