giovedì 1 novembre 2012

TAGLIO PROVINCE: Pescara e Chieti - L'Aquila e Teramo

Mondo politico abruzzese in fermento dopo la decisione, da parte del Consiglio dei Ministri, di optare per il mantenimento di due province: Pescara-Chieti e L'Aquila-Teramo.
 Il capogruppo del Pd in regione Camillo D'Alessandro ha chiesto le dimissioni del sindaco teramano Brucchi (il quale ha dichiarato che "la battaglia per salvaguardare la provincia di Teramo non si ferma, anzi ora trova un ulteriore impulso") e del governatore Chiodi: "una risata da Roma ha sepolto la buffonata votata dal Consiglio regionale. Una non decisione tipica di un non Presidente e' durata una decina di giorni. Ora Brucchi e Chiodi, che hanno ingannato, innanzitutto i teramani e poi tutti gli abruzzesi, si dimettano e vadano a casa. Ora Chiodi - riprende D'Alessandro - come farà ad essere credibile nella trattativa con il Governo? Gli diranno che l'Abruzzo non ha fatto nessuna proposta, quindi arrivederci e grazie. La seconda risata se la faranno con la la seconda finzione, che spazzerà via la finta minaccia del ricorso alla Corte Costituzionale. Quando la Corte si pronuncerà già sara' tutto fatto, deciso e chiuso. Ora gli abruzzesi - conclude D'Alessandro - sanno definitivamente di quale pasta e' fatto Chiodi, il Presidente al cui cospetto Ponzio Pilato era un decisionista".

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