Il Livorno si aggiudica la prima edizione del Memorial Morosini ai calci di rigore: fatali gli errori dal dischetto di Maniero e Beradocco dopo che il match era finito 1-1 nei 90’ di gioco (4:5 il punteggio finale).
Primo test di spessore per il Pescara di Stroppa che, dopo la Torre Alex e la rappresentativa dilettanti Alto Sangro, regolate rispettivamente per 17-0 e 5-0, ha affrontato il Livorno a Castel di Sangro nella serata dedicata allo sfortunato calciatore deceduto a Pescara nell’Aprile scorso: 1-1 il risultato al termine dei 90’ regolamentari grazie alle reti di Bjarnason al 23’ pte Dionisi su rigore al 40’pt.
Tanta l’emozione sugli spalti per il ricordo di Piermario che troppo giovane ha lasciato la vita terrena. In tribuna presenti tra gli altri il tecnico e il D.S. della Virtus Lanciano, Carmine Gautieri e Luca Leone, la moglie del compianto Franco Mancini, Signora Chiara Carpano, l’ex difensore biancazzurro Daniele Gregori, una delegazione del Bari (in ritiro nei pressi di Castel di Sangro, ad Alfedena) capeggiata da mister Torrente, il dirigente federale Vincenzo Marinelli e il giornalista RAI Giulio Borrelli. Tornando alle questioni di campo, Stroppa sperimenta nuovamente il 4-2-3-1 con Abbruscato punta supportatao, da destra a sinistra, da Caprari,Bjarnason (numero 8) e Celik (che eredita il 10 di Verratti); il tandem Colucci-Cascione è schierato a protezione della difesa dello scorso anno (Anania, Zanon, Romagnoli, Capuano, Balzano) con compiti di interdizione e di regia. Solo panchina, inizialmente, per il nuovo arrivato Brugman (n.16) che fa compagnia a Nielsen e Cosic. Intanto, in chiave mercato, vicinissima la chiusura con lo svincolato Manuele Blasi (ex Juventus) che rappresenterebbe il puntello per la linea mediana. Nel Livorno, spazio in avanti all’oggetto del desiderio pescarese Paulinho coadiuvato da Dionisi e è Piccoli con Luci in regia; solo panchina per Schiattarella. Il Pescara indossa la divisa gialla, mentre i labronici la classica tenuta amaranto. Il match è preceduto dall’esecuzione dell’Inno di Mameli. Al 7’, un tiro dalla distanza di Cascione dopo manovra avvolgente del Pescara è smorzato e favorisce l’inserimento di Celik la cui conclusione è deviata in corner dall’intervento di un avversario (nessuno sviluppo degno di nota dal corner conseguente). Al minuto 9 Abbuscato cerca in profondità Bjarnason ma l’uscita bassa, molto tempestiva, di Mazzoni sventa il pericolo. Il Pescara è manovriero nonostante le gambe pesanti e tiene saldamente in mano le redini del gioco pur non riuscendo a trovare la via della rete. A partire dal 20’, Stroppa inverte gli esterni offensivi: Caprari passa sulla corsia mancina, per provare a convergere al centro e sfruttare il suo calcio di destro, mentre Celik passa sull’out opposto con medesimi compiti tattici. Primo cartellino giallo ‘italiano’ per Celik a causa di un intervento a tenaglia da tergo su Luci. Al 23’ Pescara in vantaggio: è Bjarnason a sbloccare il risultato sfruttando, da autentico rapace, una respinta corta di Mazzoni su colpo di testa ravvicinato di Abbruscato che aveva incornato centralmente su cross telecomandato di Zanon. Davvero splendida l’azione biancazzurra e vantaggio meritato per la gioia dei tifosi pescaresi presenti. Due minuti dopo ci prova Caprari (tornato a destra) di testa su cross di Balzano, ma lo stacco aereo non è la sua specialità e la circostanza lo conferma. Dionisi al 27’ prova un improbabile pallonetto a sorprendere Anania da distanza siderale, ma la mira non è precisa. Al 39’ calcio di rigore decretato dall’arbitro Gavillucci per fallo di mano di Balzano su tiro di Berlingheri: dal dischetto Dionisi spiazza Anania ed insacca (40’). Non accade altro da segnalare e le squadre vanno al riposo sul punteggio di parità per 1-1.
Due cambi ad inizio ripresa per il Pescara e nessuno per il Livono: Bocchetti per Zanon, Savelloni per Anania e Soddimo per Celik. Al 1’, Abbriscato svetta di testa e costringe ad una difficile respinta Mazzoni. Annullato al minuto 8 un gol del Pescara per posizione di off side di Abbruscato che si inserisce sulla traiettoria di un tiro dalla distanza di Balzano ed appoggia in rete. Sul ribaltamento di fronte, Luci si divora una ghiotta occasione per portare i suoi in vantaggio. Al 12’, nuovo doppio cambio per Stroppa: in Cosic e Nielsen, out Capuano e Colucci. Modifica il suo scacchiere il tecnico dannunziano e propone un 4-1-4-1 con Cascione (che al 15’ lascia il posto a Togni)schermo difensivo ed Abbruscato centravanti. Esordio con la maglia biancazzurra al 15’ per Brugman, che sostituisce Caprari (entra anche Maniero per Abbruscato). Nel Livorno, Remedi e Molinelli surrogano gli esperti Luci e Berlingheri. Al minuto 20, un tiro di Soddimo è bloccato agevolmente da Mazzoni. Prosegue la girandola di sostituzioni e gli allenatori danno fondo a tutti o quasi gli uomini in panchina: le squadre perdono di identità e la gara, mai in verità troppo intensa, ne risente. Cosic, con l’ingresso di Brosco per Balzano, si sposta sull’out destro dimostrando una duttilità che tornerà utile. Al 34’, Maniero da posizione ravvicinata si vede respingere la conclusione da Trini e sul tap-in trova la deviazione di Ceccherini in corner (senza esiti). Al 36’, Bjarnason lascia tra gli applausi il posto a Berardocco. I 90’ di gioco regolamentari terminano in parità e dunque sono i calci di rigore a decretare la vincente del Memorial.
La sequenza dei penalty inizia con Maniero sul dischetto che colpisce il palo complice deviazione di Trini; Bigazzi per il Livorno spiazza Savelloni. E’ il turno di Nielsen che realizza così come Molinelli. Togni dagli 11 metri non sbaglia, imitato da Remedi, con brivido, Soddimo, Lignani. Berardocco fallisce anche lui ed il Livorno vince il MEmorial.
Pescara – Livorno 4:5 d.c.r. (1:1)
Marcatori: 23’ pt Bjarnason (P), 40’ pt Dionisi (L) su rig.
Pescara: Anania (1’st Savelloni), Zanon,(1’st Bocchetti) Romagnoli, Capuano (12’ st Cosic), Balzano (24’st Brosco), Cascione (15'st Togni), Colucci (12’st Nielsen), Caprari (15’st Brugman), Bjarnason (36’st Beradocco), Calik(1’st Soddimo), Abbruscato (15’st Maniero). All. Stroppa. A disp. Perrotta, Mbodj, Lulli.
Livorno: Mazzoni (24’st Trini), Salviato (24’st Meola), Gemiti (24’st Di Bella), Prutsch, Ceccherini, Lambrughi, Berlingheri (15’st Molinelli), Luci (15’st Remedi), Dionisi, (24’st Schaittarella) Paulinho (24’st Dell’Agnello), Piccolo (24’st Bigazzi). All. Nicola. A disp. Lignani, Gioè,
Arbitro: Sig. Gavillucci di Latina coadiuvato dagli assistenti Stallone e Di Meo entrambi di Foggia.
Note: in tribuna presenti il tecnico e il D.S. della Virtus Lanciano, Carmine Gautieri e Luca Leone, la moglie del compianto Franco Mancini, Signora Chiara Carpano, l’ex difensore biancazzurro Daniele Gregori, il dirigente federale Vincenzo Marinelli , una delegazione della rosa del Bari capeggiata da mister Torrente (in ritiro nei pressi di Castel di Sangro, ad Alfedena) e il giornalista RAI Giulio Borrelli.
Ammoniti: Celik (P)
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