Siamo ormai agli sgoccioli e poi vedremo, salvo clamorosissimi colpi di scena (allo stato attuale non preventivabili), la parola 'fine' sulla telenovela Zeman: il tecnico boemo lascerà Pescara e tornerà a Roma dalla porta principale nonostante l'interesse giallorosso sia abbastanza recente e nato sulla base delle pressioni della tifoseria e sul diniego di altri candidati. Manca ancora la firma, e non è un dettaglio da poco conto, ma il nuovo matrimonio tra ZZ e la Lupa è ormai prossimo: il Pescara terminerà gli allenamenti mercoledì e solo dopo ci sarà l'annuncio della Roma anticipato probabilmente dall'ultima conferenza stampa in Abruzzo del condottiero della pomozione in A.
Il Presidente Sebastiani ha provato, invano, a far cambiare idea al tecnico (facendo anche offerta economica più che allettante) e cercherà sino all'ultimo di inserirsi in una trattativa che non ha ancora visto la fumata bianca: piccoli problemi di differenza di ingaggio tra offerta e richiesta (800.000 euro milioni netti più i premi la prima offerta, 1,1 più un milione in caso di qualificazione alla Champions la richiesta) e soprattutto problemi sulla durata dell'accordo (la Roma offre un biennale, Zeman preferisce un annuale). L'accordo, comunque, verrà trovato: dopo l'incontro preliminare con Baldini in quel di Carsoli, come anticipato da ForzaPescara.tv, ve ne sarà un secondo, quello risolutivo.
E il Pescara? I vertici biancazzurri non saranno di certo colti di sorpresa e nel minor tempo possibile troveranno una soluzione. Il candidato principale resta Delio Rossi, la cui disponibilità di massima è già stata sondata anche se non con un contatto diretto, ma la lista dei papabili è discretamente lunga: Giampaolo, Calori e Mangia sono opzioni interessanti mentre perdono quota le candidature di Di Francesco e Bergodi. Tra gli outsider figurano Foscarini e Gautieri mentre Del Neri e Ciro Ferrara, al pari di Gasperini, non sembrano attuabili, almeno per il momento, come piste.
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