Termina con un apri a reti bianche, dunque 0:0, l’esordio stagionale del Pescara tra le mura amiche dell’Adriatico nel test amichevole contro il Levante, squadra militante nella Liga spagnola. Prima del match, la presentazione ufficiale del nuovo team dannunziano.
La serata inizia sulle note di ‘che bello è’: sfilano in rapida serie tutti i protagonisti della stagione agonistica che sta per iniziare, dai dirigenti allo staff tecnico passando per i confermati della gestione Zeman (anche i calciatori sul mercato). ed i nuovi arrivati (compreso l’ultimo colpo, il brasiliano Jonathas). Spazio a Michele Nevoso, il protagonista di ‘Road to Pescara’ che ForzaPescara.TV ha seguito dalla partenza di Manchester fino all’arrivo in Abruzzo, il tutto in bici. Non c’è il pubblico delle grandi occasioni (un po’ deludente la risposta dei tifosi, anche in virtù dei prezzi ritenuti “un po’ esosi” dei biglietti e dell’amichevole con il Genoa appena 48 ore dopo), ma la Curva Nord si è confermata calorosissima come sempre. La chiusura della presentazione è affidata anche quest’anno al tenore abruzzese Piero Mazzocchetti, ormai un portafortuna per il Delfino, che ha intonato la romanza ‘Nessun dorma’. E’ tempo di calcio, adesso, ed è tempo del battesimo del nuovo Pescara nel suo Tempio, lo stadio Adriatico-Cornacchia: l’avversario è il Levante (l’anno scorso fu un altro club spagnolo, la Real Sociedad, ad affrontare i biancazzurri nell’esordio interno stagionale benché amichevole). Stroppa opta per il 4-3-3 con la retroguardia della scorsa stagione, il trio in mediana Colucci-Nielsen-Cascione ed il tridente Caprari-Abbruscato-Brugman. In distinta non ci sono Jonathas (si è allenato sulla pista d’atletica), Berardocco e Weiss (indisponibili). Il Levante blaugrana di mister Martinez Jimenez Juan Ignacio risponde con il 4-2-3-1 con Konè di punta ed il tandem Michel- Diop a protezione della difesa. Al 4’, cross di Zanon dalla destra per il colpo di testa di Abbruscato, respinge Navas sui piedi di Brugman che coglie solo l’esterno della rete da posizione più che privilegiata. Il Delfino non patisce timori reverenziali al cospetto degli spagnoli e cercano di condurre le danze senza prestare eccessivamente il fianco alle velleità offensive di Konè e soci: ne scaturisce un avvio di gara piacevole pur non spettacolare e senza ghiotte occasioni da segnalare su entrambi i fronti. Un ordinato Colucci, supportato dal prezioso Cascione e dal tuttofare Nielsen, fa girare la squadra: le verticalizzazioni costanti e continuate di epoca zemaniana sono un ricordo, ma la nuova concezione di 4-3-3 pescarese punta su un possesso palla paziente in attesa del taglio opportuno e del movimento giusto degli interpreti. L’ex empolese Brugman è vivace e denota personalità e buoni numeri, così come il suo dirimpettaio a sinistra Caprari, ma la verve dei due esterni dannunziani non manda in crisi i blaugrana, abili a raddoppiare senza perder d’occhio gli eventuali inserimenti dei terzini e delle mezzali biancazzurre. Al 26’, da calcio di punizione leggermente decentrato sulla sinistra, lo specialista Colucci calcia direttamente a rete ma la sfera si stampa sul palo. Tre minuti dopo, lo stesso Colucci ci prova con un tiro a giro dal limite dell’area di rigore ma non inquadra la porta di Navas. Da segnalare che nel primo terzo di gara, cioè nei primi 30’, Anania non è stato praticamente impegnato: una notizia lieta che testimonia l’affidabilità della retroguardia pescarese ed il positivo filtro dei mediani (al 31’, il portiere pescarese blocca agevolmente una debole girata di testa di Konè). Al 42’, Caprari fallisce una buona occasione da posizione ravvicinata. Il primo tempo termina a reti inviolate.
Nella ripresa, subito due cambi per parte: dentro Perin e Crescenzi nel Pescara per Zanon ed Anania mentre nel Levante escono Konè e Navarro ed entrano Balesteros ed Angel. Subito impegnato Perin in avvio di seconda frazione di gioco: è Angel l’autore della conclusione che l’ex Genoa blocca agevolmente (8’). La girandola di sostituzioni prosegue con gli ingressi di Celik, Bjarnason, Chiaretti, Ragusa per Abbruscato, Brugman, Caprari, Cascione nel Pescara, Iborra e Pallardo per Ivan e Ruben negli ospiti (14’st). Chiaretti agisce da centravanti con Ragusa e Celik esterni e Bjarnason a centrocampo. La gara continua ad essere avara di occasioni propizie per sbloccare il risultato ed il taccuino del cronista resta inevitabilmente privo di cronaca. La partita si trascina dunque un po’ stancamente: l’unico sussulto è regalato dall’ingresso in campo del gioiellino Quintero, al suo esordio in maglia biancazzurra (36’), al posto di Nielsen. Al 41’ Perin smanaccia sventando un0insidia recata dal lato destro del fronte d’attacco blaugrana. Non accade altro da segnalare: termina 0-0 il match di lusso tra spagnoli ed italiani. Appuntamento a venerdì per la sfida al Genoa degli ex Immobile e De Canio.
Pescara-Levante 0:0
Pescara: Anania(1’st Perin), Zanon (1’st Crescenzi), Romagnoli, Capuano, Balzano, Nielsen (36’st Quintero), Colucci, Cascione (14’st Bjarnason), Caprari (14’st Ragusa), Abbruscato(14’st Chiaretti), Brugman (14’st Celik). All. Stroppa. A disp. Bocchetti, Blasi, Cosic, Terlizzi.
Levante: K.Navas, Konè (1’st Angel), Navarro (1’st Balesteros), H.Rodas, El Zhar (28’st Juanlu), O.Serrano (28’st Rios), Nikos (40’st Jero), Ruben (14’st Iborra), Michel (36’st Roger), Ivan (14’st Pallardo), P.Diop (27’st Barquero). All. Martinez Jimenez Juan Ignacio. A disp. Munua, Pedro Lopez, Garabato.
Arbitro: sig. Damato di Barletta, assistenti signori Musolino di Taranto ed Altomare di Molfetta
Ammoniti: Ivan (L)
Note: spettatori 4552 per incasso di poco più di 54 mila euro
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